Non lo ammetterei mai ad alta voce.
Ma ora, nel cuore della notte, lo grido all'oscurità fuori dalla finestra.
Gli occhi pesanti mi suggerirebbero di cedere al loro peso.
La testa ciondola.
La mente tituba.
Ma il mio pensiero è ancora lucido.
Fin troppo.
Scorrendo con la mente immagini e ricordi, ho sentito un sussulto.
Un sussulto dentro di me.
Una sensazione che è stata subito chiara.
Una sensazione che grida forte "mi manca".
Sì, mi manca.
Mi manca quella sensazione che provavo sulla pelle.
Mi manca quella sensazione che provavo dentro il cuore.
Lo svegliarmi al mattino con il sorriso.
Riempirmi di gioia a un solo pensiero.
Conoscere luoghi mai visti.
Immaginare di essere lì con lui.
Raccontarsi giornate e avventure.
Guardarsi negli occhi lontani.
Fare un cenno imbarazzato.
Sorridere ancora.
Il bacio della buonanotte.
Non dormire.
Stare sveglia a pensare.
Far fluire questi pensieri.
Pensieri che si tramutavano in manciate di caratteri.
Manciate di caratteri che racchiudevano i miei sogni.
Le mie speranze.
Ispirata dal resto della giornata immaginavo situazioni.
Incoraggiavo emozioni.
Mi manca il lungo viaggio.
Arrivare e aspettare.
Aspettare ancora.
Sentirmi mancare quando sembrava sprecato.
Sentirmi speciale.
Creta tra le mani.
Un tocco, un abbraccio.
Mi manca l'emozione.
Il rossore sulle guance.
Il girarmi di scatto.
La fronte sulla mia.
Il naso sopra il tuo.
Gli occhi
.
I sentimenti crescere.
Sentimenti unici.
Un bacio,
Due baci.
Tre baci.
E così via.
Fino a perderne il conto.
La corsa per tornare.
Il vetro dal quale si leggevano parole che non si potevano sentire.
Canzoni sentite fino allo sfinimento.
Lacrime.
Lacrime, sì, ma di gioia.
La gioia nel cuore.
Come poche volte nella vita.
Le foto.
Foto ricordo.
Foto sfocate fuori.
Foto nitide dentro di me.
Libri.
Scaffali.
Segnalibri.
Stazioni.
Saluti.
E lì sì che, per una volt,a mi sono sentita un po' abbattuta.
Ma tornando a casa non potevo che essere felice.
Felice di tutto ciò che era successo.
Felice di te.
Forse un giorno mi hai chiesto se mi sentivo speciale.
Ah, se mi sono sentita speciale in quei momenti.
Sembrava non ci fosse altro nel mondo.
Sembrava non ci fosse passato o futuro.
Era presente e io ero presente.