Ogni giorno realizzo quanto siamo fortunati ogni volta che ci svegliamo in salute e quante persone possono avere qualcosa, che sia piccolo o grande, che può in qualche modo condizionare la loro vita.
In fondo, però, fortunatamente, viviamo in un tempo in cui si può convivere con molte malattie.
Una delle cose che più mi affascina, ma allo stesso tempo mi spaventa è come la nostra psiche sia davvero un importante strumento di salute o di malattia.
Un po' tutte le nostre componenti hanno in qualche modo una connessione.
Per questo, quando c'è qualcosa che non va, a volte il problema diventa più grande di quello che oggettivamente sarebbe.
Ci sono persone che hanno avuto molto dalla vita, ma alla prima difficoltà cadono in depressione peggiorando inconsciamente anche altri aspetti della propria vita. Altre persone che si ritrovano ad affrontare ogni giorno situazioni difficili, malattie, povertà, etc., sanno invece trovare ogni mattina qualcosa per cui sorridere.
Si potrebbe pensare a un regalo. Quando fai un regalo a una persona potrebbe essere pensato, potresti avere girato la città in cerca della cosa perfetta. Oppure potresti avere preso la prima cosa capitata sott'occhio nel primo negozio in cui sei entrato, giusto? Oggettivamente l'oggetto è quello, ma, converrai con me, anche uno stesso oggetto può avere due pesi molto differenti (e questo come ogni gesto o pensiero che rivolgiamo agli altri). Poi c'è un altro peso, quello che dà chi riceve questo regalo. Ci si potrebbe focalizzare sull'oggetto in sé con i suoi pregi e i suoi difetti oppure si può apprezzare la cosa in quanto proveniente da quella determinata persona.
Come Un Regalo
Pubblicato da
La Ragazza Che Scriveva Troppo
on domenica 28 agosto 2016
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