Non Sei Tu
Le Ere Della Terra
Era anche molto diverse tra loro.
Anche in lei è successo qualcosa.
Un qualcosa che le ha permesso di cambiare.
Un qualcosa che le ha permesso di essere quella su cui viviamo noi oggi.
Spesso ci sono momenti in cui sembra che le cose vadano soltanto male.
Spesso pensiamo che le cose non possano essere peggiori di così.
Ma, a volte, con il senno di poi, si scopre che il risultato non è poi così male.
A volte si scopre che le cose non sono così brutte come poteva sembrare.
Di tutti I Baci
Mi Hai Fatto Male
Sì.
Molto.
Non immagini neanche.
Quando mi hai fatto male?
Quando stavamo insieme.
Quando mi aspettavo qualcosa che non arrivava.
Quando mi hai tradita nonostante avessi fiducia in te e difendevo questa cosa e la nostra relazione a spada tratta.
Quando mi hai promesso che avresti recuperato e poi non l'hai fatto.
Quando i giorni passavano lentamente e io continuavo a sentire forte la tua assenza.
Quando non mi sentivo desiderata davvero.
Quando temevo di essere me stessa.
Quando mi sentivo limitata anche nel dare e che ogni sforzo per fare qualcosa di più fosse spazzato dal vento.
Quando per ogni cosa ne risentiva il mio umore e mi ritrovavo a chiedermi se non fosse tutto troppo precario.
Quando le tue parole più che apprezzare sembravano disprezzare.
Quando mi sentivo l'ultimo pensiero di una persona che pensavo avrebbe dovuto tenerci a me.
Quando mi sentivo in una relazione a senso unico e più che a viverla mi sono ritrovata a sopravvivere.
Quando mi sono fatta male da sola?
Quando non sono riuscita a lasciarti andare nonostante fosse il momento.
Quando ho trascinato le cose nonostante facessero più male che bene.
Quando ho cercato di farmi lasciare e lasciarti più volte senza mai riuscirci.
Quando vivevo come un fallimento la fine di una relazione ancora così giovane.
Quando mi aggrappavo a ogni raggio di sole, a ogni bella parola, a ogni dolce pensiero in ogni giornata buia e fredda.
Quando pretendevo che uno sguardo e un sorriso potesse cancellare tutto il resto.
Quando cercavo di colmare in altri modi l'assenza.
Quando credevo che, volendolo davvero, tutto si potesse risolvere.
Quando pensavo che avrei sofferto di più senza di te.
Quando ho inconsciamente deciso di abituarmi alla sofferenza tanto da non farci più caso.
Avendo distribuito tutta questa sofferenza nell'arco di quasi un anno, credo di avere "imparato" anche un po' a soffrire.
E mentre prima mi distruggeva soltanto, ora, passato il momento peggiore, gli permetto di ricostruirmi.
Di costruire una nuova versione di me stessa.
Forse non una me migliore, ma probabilmente una me più forte.
E credo anche meno Drama Queen, ahaha.
Ma per tutti questi motivi, nonostante tutto, io non voglio perdere la mia umanità, la mia passione, la mia capacità di soffrire, la mia capacità di amare davvero.
Neanche per un secondo.
Da ogni cosa possiamo imparare, no?
Basta saperla vedere dal giusto punto di vista.
In un certo senso ora credo di riuscire a godermi maggiormente ogni piccola cosa, ogni piccolo gesto, gentilezza, pensiero, considerazione delle persone che ho accanto a me nella vita non dando più niente per scontato.
Dimenticare
Si può decidere di non parlarne.
Si può decidere di chiudere tutto in un cassetto nascosto.
Chiudendo a chiave nei meandri del nostro cervello.
Ma, per quanto ci si sforzi, rimane sempre tutto lì.
Pronto a uscire fuori nei momenti peggiori.
L'unico modo per superare qualcosa davvero è perdonare.
Perdonare davvero.
Bisogna ricordarsi degli errori, ma non vivere attraverso di essi.
Per non commettere ancora gli stessi.
Per imparare.
Ma poi si va avanti.
Come è giusto che sia.
La Persona Sbagliata
10 MOTIVI PER NON RINCORRERE LA PERSONA SBAGLIATA
1) LA PERSONA SBAGLIATA NON FA REGALI
“Gli ho regalato un giorno alle terme ma ha scordato il mio compleanno”
La sua taccagneria spinge voi a fare il doppio dei regali - anche fuori dalle ricorrenze-, per colmare inconsciamente l’assenza del suo impegno e anche con la speranza di essere ripagati con un gesto d’amore. Farete, quindi, regali sempre più belli e più costosi, ottenendo un portafogli più magro e una delusione esasperata.
Non essere ripagati non fa altro che amplificare l’idea di non valere abbastanza e di non meritare forme di gentilezza.
2) LA PERSONA SBAGLIATA NON HA OCCHI PER VOI
“Ho notato che fissa tipi/e che non c’entrato niente con me”
Scordatevi l’eleganza di non girarsi mentre cammina. Scordatevi gli apprezzamenti per farvi sentire belli e desiderati.
Con la persona sbagliata intercetterete facilmente le sue occhiate a glutei e seni che gli vorticano intorno, perché non farà niente per nasconderlo, non mentirà mai col corpo. Vi farà anzi capire, senza cattiveria e quasi ingenuamente, che non siete il massimo del provocante. Inizierete perciò un conflitto col vostro riflesso allo specchio, con il vostro corpo, e a chiedervi cosa ci sia di sbagliato in voi e di giustamente interessante in chi cattura il suo sguardo. Vi tormenterete con continui paragoni. Nei casi più gravi con diete faticose e perdite di peso, un disprezzo per le vostre forme o per le mancanze, o scivolando in pericolosi disturbi alimentari.
A lungo andare potreste finire col convincervi di non poter essere seducenti per nessuno.
3) LA PERSONA SBAGLIATA SE NE VA E POI TORNA
“Ora mi chiede di perdonarlo ma è già la terza volta”
Generalmente, è una persona egoista, che calcola i tempi d’azione per ricavarne massimo profitto e che non sa stare da sola. Non è emotivamente autosufficiente. Questo le impedisce di rompere con voi nonostante il rapporto non sia perfetto o piacevole. Che sia per malinconia, per accoppiarsi in modo stabile, per essere certo di premure affidabili o semplicemente per farsi lavare le mutande, la persona sbagliata sa fare i suoi conti e vi lascia solo se trova di meglio o si prende improvvise sbandate “d’amore”. Quando ne ha abbastanza o viene a sua volta scaricata, tornerà sui suoi passi fingendo pentimento e assicurandovi di aver capito la lezione.
Sarete, insomma, la perpetua seconda scelta.
4) LA PERSONA SBAGLIATA VI FA PERDERE TEMPO
“Ormai ho quarant’anni, se lo lascio finirò in solitudine”
Nel pratico, è anche una questione di anni investiti che non tornano indietro, e di conseguente rimpianto sia della giovinezza sprecata in un rapporto sbagliato, sia dell’energia dispersa. Dopo un rapporto intenso è naturale, ci si sente stanchi, sconfitti, debilitati, con la sensazione di non poter mettersi in gioco un’altra volta. Può anche evocare fobie e blocchi emotivi, stigmatizzando i lati negativi del rapporto concluso e convincendovi che le future relazioni saranno uguali.
È forse l’aspetto più sottovalutato delle relazioni sbagliate perché, si sa, l’amore non conosce ragioni. Ragioni alquanto ciniche che però dopo bussano comunque alla porta, quando ci sembra sia troppo tardi per nuovi progetti sentimentali, per creare una famiglia, o per ricavalcare l’onda del proprio fascino.
5) LA PERSONA SBAGLIATA SI SPOSA DOPO AVERVI LASCIATI
“Mi ha lasciato dicendo di aver bisogno di una pausa e tra due mesi si sposa”
È un classico. Uno dei motivi per cui la scienza ha creato il Pantopranzolo. Vi lascerà dicendo che le relazioni la stressano e non fanno al caso suo. Dopo un mese troverà un nuovo, travolgente fiume di passione, lo chiamerà “il vero amore” e al terzo finirà all’altare. Nel giro di un anno dal primo caffè arriverà anche il primo figlio. Sicuramente, in tutto, ne farà tre.
Voi guarderete le tante foto dell’unione fulminante dal vostro cellulare, su Facebook, perché per il bene della vostra amicizia vi tiene ancora tra i contatti.
Statisticamente, la persona sbagliata che si sposa dopo di voi vi condanna ad almeno cinque anni di Saturno contro.
6) LA PERSONA SBAGLIATA VI DESTABILIZZA
“Mi sveglio sempre con l’incazzatura, non mi sento in forma”
La persona sbagliata genera sintomi sbagliati grazie all’alone di precarietà che fa calare sulla vostra vita. La catastrofe è silente, non è diagnosticabile subito.
Siccome avvertite che le cose non vanno, e confusi da litigi, scoramenti, conquiste di coppia diradate, proverete la malsana esperienza dell’impotenza. Non sapete bene cos’è che non funziona, ed è questa la vera arte della persona sbagliata: non darvi modo di identificare quale sia, con precisione, la falla.
Perciò la frustrazione e l’immobilismo contamineranno il vostro umore, il rendimento sul lavoro, l’approccio agli eventi positivi, l’incapacità di reagire agli imprevisti, portandovi a riassumere tutto come un enorme ammasso di negatività esterna, su cui non avete potere.
In realtà è la persona che avete accanto che crea squilibrio.
7) ROVINA I VOSTRI RAPPORTI
“Stai sempre con la faccia storta, che hai?”
Famiglia e amici si renderanno conto che il vostro umore è sensibilmente peggiorato. Eppure il farvelo notare, senza che voi disponiate degli strumenti per aggiustare le cose, non farà che inasprire la situazione e irritarvi. Vedrete così le persone care non come un appiglio ma come dei nemici pronti a mettervi di fronte alla realtà deprimente. E col tempo potreste allontanarvi da loro, mettere in discussione legami o addirittura far divampare furiose lotte, pur di non affrontare il vostro problema personale e ammettere che la relazione andrebbe chiusa.
8) LA PERSONA SBAGLIATA MENTE
“Perché non rispondevi al cellulare?”
La persona sbagliata, godendo di una situazione privilegiata che è quella di maggior lucidità e distacco rispetto a chi la ama, in cuor suo sa che anche voi siete sbagliati per lei. Questa consapevolezza vi rende sacrificabili, meno meritevoli di correttezza. È ciò che l’autorizzata al tradimento, alle scappatelle a cui non dà valore, e che la rende incline alla menzogna senza rimorsi.
Le bugie, è certo, a lungo andare avvolgono e infettano il rapporto. La persona sbagliata, con spensieratezza, ne dirà talmente tante da tessere una vera e propria vita parallela al vostro rapporto, con un solo e amarissimo risultato: vi accorgerete con orrore di non conoscerla affatto, di aver amato qualcosa di simile a un estraneo.
9) LA PERSONA SBAGLIATA È EGOCENTRICA
“Non gli piace quando esco con gli amici”
È un’avvisaglia che non si palesa nell’immediato, altrimenti sarebbe facile scappare. Sopraggiunge con prudenza, quando il rapporto è ormai consolidato, e lo fa attraverso sottili gesti impossibili da incriminare. Si tratta di egocentrismo.
Il motivo per cui non lo capiamo è che l’egocentrismo è inizialmente mascherato da difficoltà - emotiva, economica o fisica -, che ci intenerisce e trasforma in soccorritori. Questo fa sì che le future azioni cattive della persona sbagliata (tutte quelle riportate sopra) saranno sempre perdonate o spiegate, perché con la mente torneremo ogni volta al suo stato iniziale di bisogno. Ergo, affrontare le sue malefatte rende voi stessi crudeli e con il senso di colpa di chi se la prende con un indifeso.
L’egocentrismo della persona sbagliata preleva energie preziose da voi per darle a lei. Lo fa attraverso molti fenomeni, prima tra tutti la gelosia. Non come forma d’amore e dunque di paura di perdervi, ma come insicurezza personale, per il timore di non essere abbastanza vitale per voi, dettaglio di cui si nutre il suo ego.
Non è raro che questo si traduca anche in una velata richiesta che voi lasciate andare opportunità di carriera o che riduciate il tempo di svago con amici e parenti. Cosa che purtroppo farete.
10) LA PERSONA SBAGLIATA NON È QUELLA GIUSTA
“Dovevo capirlo”
La cosa più importante di tutte è accettarlo, perché con la persona giusta si è felici, per la prima vera volta.
Chiudere I Cicli
Uno deve sempre capire quando uno spettacolo giunge alla fine.
Se insistiamo a rimanere più a lungo del necessario, perdiamo la felicità e il significato di ciò che ci aspetta.
Chiudere i cicli, chiudere le porte, finire i capitoli – comunque lo vogliamo chiamare, ciò che importa è lasciare nel passato il momento di vita che abbiamo finito.
Hai perso il lavoro? Hai chiuso una relazione d’amore? Hai lasciato la casa dei tuoi genitori? Sei andato all’estero a vivere? Una lunga e vecchia amicizia si è interrotta all’improvviso? Puoi passare tutto il tempo che vuoi pensando al perchè sia successo.
Puoi dirti che non farai un altro passo finché non capirai perché le cose che erano così importanti nella tua vita si sono trasformate in polvere.
Ma le cose passano, e il meglio che possiamo fare è lasciarle davvero andare via…
Ecco perchè è così importante (per quanto possa essere penoso) distruggere i ricordi, donare agli orfani, vendere o regalare i libri che abbiamo a casa.
Ogni cosa nel mondo visibile è una manifestazione dell’ invisibile, di ciò che sta succedendo nel nostro cuore, e liberarci di certi ricordi vuol dire lasciare spazio ad altri ricordi che ne prenderanno il posto.
Lasciate andare le cose, staccatevi da esse.
Nessuno gioca la vita con carte segnate, a volte si vince, altre si perde. Non aspettatevi niente in ritorno, non aspettatevi che i vostri sforzi siano apprezzati, il vostro genio scoperto, il vostro amore capito.
Smettete di guardare sempre lo stesso programma sulla vostra televisione emozionale, quello che vi fa vedere solo quanto avete sofferto per una determinata perdita: questo vi avvelenerà.
Niente è più pericoloso che non accettare gli amori finiti, i lavori promessi e mai iniziati, le decisioni che hanno aspettato il ‘momento ideale’.
Nel momento stesso in cui si apre un nuovo capitolo, il vecchio va chiuso: ditevi che quello che è passato non ritornerà mai più. Ricordatevi che c’era stato un periodo della vostra vita in cui siete riusciti a vivere senza quella persona, o quella cosa – niente è insostituibile, un’abitudine non è una necessità.
Chiudete i cicli. Non a causa dell’orgoglio, dell’ incapacità o dell’ ignoranza. Ma semplicemente perchè non fanno più parte della vostra vita
Chiudete la porta, cambiate musica, pulite la casa, eliminate la povere.
Smettete di essere quello che eravate e cambiate in quello che siete.
(Paulo Coelho)
Il Gusto Dell'Assenza
Ti sento assente.
Come quando manca il miele nel the.
Come quando manca il sale nella pasta.
Ti sento assente.
E se questa assenza all'inizio si faceva sentire tanto da fare male, con il tempo ho capito che anche a questa ci si abitua.
Come le mie papille gustative che pensavano di perdere la sapidità, io temevo di potere perdere il gusto della vita.
E se all'inizio la tua assenza sembrava non farmi apprezzare a pieno le mie giornate, ora so che non è così.
Ora so che all'assenza ci si abitua.
E anche se ricorderò con piacere il gusto della vita insieme a te, ora so che la vita può avere anche altri sapori.
Sapori che anche io posso imparare ad apprezzare.
Sbagliate Per La Nostra Vita
Puzzle
Quando Ero Piccola
Sì, insomma, non è che adoravo il fatto di essere sempre dipendente da qualcuno in tutto e per tutto, anzi.
Ma, diciamo, ho sempre visto il lato positivo della cosa.
Ok, non potevo fare esattamente ciò che volevo, ma i vantaggi che avevo erano di gran lunga migliori.
Tutta la protezione da tutto e da tutti.
Non dovermela cavare da sola.
Mai.
Quando ero piccola non avevo fretta di innamorarmi.
Sì, insomma, ero curiosa di sapere cosa si provava ad essere in due.
Ma, diciamo, ho sempre pensato che ci sarebbe stato tempo.
Tutto il tempo per poter capire cosa fosse l’amore.
Poterlo sentire, dare e ricevere.
Sempre.
Quando ero piccola pensavo di essere il centro del mondo.
Sì, insomma, del mio piccolo mondo fatto da parenti e amici.
Ma, diciamo, ho capito che le cose non vanno proprio così.
Tutti sono protagonisti della propria vita.
E nessuno la metterà mai in secondo piano per te.
Mai.
Quando ero piccola pensavo esistesse il principe azzurro.
Sì, insomma, un’unica persona che si ama in tutta la vita, per sempre.
Ma, diciamo, ben presto ho capito che non funziona più così.
Tutto questo succede solo nelle favole.
Nella vita bisogna continuare a cercare.
Sempre.
Quando ero piccola ero una piccola illusa.
Sì, insomma, ero una bambina un po’ ingenua.
Ma, diciamo, quando ho deciso di crescere l’ho fatto.
Tutto insieme, senza mezze misure.
Siamo Più Forti Di Ciò Che Sembra
Il problema è che ci concentriamo sulle cose sbagliate.
Ci focalizziamo su ciò che non va.
Ma perché, per una volta, non facciamo lo sforzo?
Perché non poniamo l’attenzione su ciò che, nonostante le difficoltà, abbiamo superato?
In fondo, ciò che cambia, non sono le difficoltà.
Quelle, in un modo o in un altro, si presentano a tutti.
Ciò che cambia è come decidiamo di affrontarle.
O se, al contrario, ci lasciamo soffocare da queste.
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