In realtà non era vero, non mi piaceva, non provavo niente per lui.
Lui era un bambino della mia classe biondo e probabilmente con gli occhi azzurri.
Era quello che probabilmente da adolescente sarebbe diventato un belloccio.
Non sono mai andata matta per i bellocci. In realtà credo di averlo scelto in quanto aveva attirato l'attenzione di una mia amichetta.
Non volevo assolutamente rubargli il ragazzo di cui era cotta, non mi interessava neanche dire niente a lui, non mi sarebbe mai interessata avere il fidanzatino, volevo solo omologarmi.
Anche io volevo la mia “cotta”.
Grazie al cielo le elementari sono finite e sono andata alle medie. Anche lì, sinceramente, non c'era nessuno che aveva attirato le mie attenzioni amorose, ma, dopo la confessione di una mia compagna, mi ero infatuata piano piano del mio compagno di banco.
Non so se mi sarebbe mai piaciuto se non avesse precedentemente attirato le attenzioni della mia compagna (che aveva lasciato la nostra scuola poco dopo avermi confessato il suo segreto).
Il fatto è che la mia infatuazione è andata avanti per tutte le medie.
Il problema è che probabilmente lui poi l'ha scoperto.
Il problema più grave era che sembrava darmi corda.
Per la prima volta, con lui, avevo davvero sentito quelle emozioni che fino ad allora avevo soltanto finto di sentire.
Pensavo sempre a lui, volevo stare sempre con lui e non mi ricordo più esattamente che cosa sentivo, ma ho un flash di una giovane me saltellante con una mia amica mentre le stavo parlando con lui.
Eravamo vicini di banco, lo siamo stati per un po'. Non sono mai stata troppo socievole, ma con lui mi trovavo bene.
Mi ricordo ancora quando, durante Inglese, con davanti un testo sulla città di Miami (letta “maiemi”), si era girato verso di me e continuava a leggermi, così come era scritto, “miami?”, “miami?”, “miami?”.
Fuori probabilmente mi intonavo benissimo con un pomodoro, o meglio, con un peperoncino rosso e molto piccante; dentro di me stavo gridando “sì”.
Anche con lui tutto si è risolto con un nulla di fatto.
Alla fine delle medie sono uscita senza avere ancora mai baciato seriamente un ragazzo, ma con un “ottimo” come voto in pagella.
Il bacetto all'asilo non l'ho mai considerato, ma da quel momento in avanti, ne ero sicura, il successivo bacio che avrei ricevuto sarebbe stato il mio reale primo bacio.