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Vorrei tu fossi (stato) l'ultimo

Vorrei chiudere per l'ultima volta i miei occhi così che l'ultima cosa che abbiano mai visto siano i tuoi.


Vorrei digiunare e non toccare più cibo così che l'ultima cosa che abbia assaporato la mia bocca sia le tue labbra. 


Vorrei strapparmi il cuore dal petto così che tu possa essere l'ultima persona per il quale ha battuto così forte. 


Vorrei rasarmi i capelli a zero così che le tue dita siano le ultime che si siano perse tra di loro. 


Vorrei spaccarmi il naso così che non possa più sfiorare un altro naso dopo avere accarezzati il tuo. 


Vorrei mordermi le lingua fino a farla sanguinare così che non possa più parlare per ore come faceva con te. 


Vorrei staccarmi le braccia così che le ultime braccia con le quali si sono intrecciate siano le tue.


Vorrei incrociare le gambe così che nelle calde o fredde notti non abbiano la tentazione di cercare le tue. 


Vorrei tagliarmi le dita così che l'ultimo tocco che possano ricordare è il morbido tocco delle tue labbra. 


Che strani che sono i rapporti

Che strani che sono i rapporti. 

Iniziano spesso all'improvviso. 

No, non me lo aspettavo. 

No, non ti aspettavo.

Un attimo prima sei uno sconosciuto. 

Un attimo dopo ti cammino a fianco. 


Che strani che sono i rapporti.

Crescono spesso nel cuore della notte. 

No, non dormivo. 

No, non lo pativo. 

Un attimo prima non ci pensi. 

Un attimo dopo sei nei pensieri. 


Che strani che sono i rapporti. 

Continuano spesso lavorando. 

No, non è sempre facile. 

No, non è sempre scontato. 

Un attimo prima si litiga. 

Un attimo dopo si fa pace. 


Che strani che sono i rapporti.

Si incrinano spesso per caso. 

No, non lo capivo. 

No, non lo percepivo. 

Un attimo prima lotti. 

Un attimo dopo ti arrendi. 


Che strani che sono i rapporti. 

Finiscono spesso avvisando. 

No, non lo vedevo.

No, non lo volevo.

Un attimo prima parliamo di futuro. 

Un attimo dopo sei uno sconosciuto. 

La solidità di una barca

Una barca se ti piace, lo puoi vedere a colpo d'occhio.
Ma se è davvero solida, lo capisci al primo scoglio.

Non è andata diversamente

Mi ritrovo a passare davanti al negozio dove lavori.

Dopo 10 anni senza sapere cosa siamo, ora siamo sconosciuti.

Un anno fa, per l'ennesima volta, sei sparito, senza troppe spiegazioni.

Di nuovo.


L'ultima volta che ci siamo re-incontrati, ti avevo fatto una richiesta.

"Se sparirai nuovamente, fai in modo che sia l'ultima volta,

se sparirai ancora una volta, fallo definitivamente".

E così hai fatto,


Ero soltanto una ragazzina quando ci siamo conosciuti.

Ma dopo 10 anni, forse, non ti ho mai davvero conosciuto.

Avevo l'illusione che, questa volta, le cose sarebbero potute andare diversamente.

Non lo sono andate.


La maggior parte delle volte che ci passo non ci penso, nemmeno me ne accorgo, ma ogni tanto ci penso e butto dentro un occhio, di sfuggita, dove mi sembra di vederti indaffarato al lavoro.

Probabilmente, più che una cosa romantica, ad occhio esterno sembrerei una stalker, ma non faccio nulla, mi chiedo soltanto chissà com'è ora la tua vita senza di me e chissà come sarebbe stata la mia vita, la nostra vita se, costretta a passare davanti al tuo negozio, avrei potuto affacciarmi e salutarti con un caloroso sorriso.

Forse mi fossilizzo troppo sulle persone e, una volta che entrano nel mio cuore, lì hanno un posto per la vita. Forse a te non torno mai in mente. Forse, nel caso qualcosa di me per caso ti balenasse, non ha il mio stesso sentire. Forse non mi fa benissimo, forse dovrei imparare a staccare definitivamente e davvero dal passato, ma non trovo una soluzione. 

Forse, in fondo, al mio cuore va bene così.

Attendere

 Attendere.

Quanto tempo della nostra vita passiamo ad attendere?

Quell'autobus, quell'evento, quel messaggio, quella persona.

Come in una partita a scacchi, effettuiamo la nostra mossa e attendiamo.

Abbiamo fatto ciò che sentivamo: la prossima mossa spetta all'altro.

Difficilmente si può tornare indietro, difficilmente si può aggiustare il tiro.

A volte sembra che l'unica cosa che possiamo fare è attendere.

Ma a me l'attesa stanca, logora, distrugge, consuma.

E, in attesa della mossa dell'altro, cerco di ingannare il tempo quando, in realtà, cerco di ingannare soltanto me, illusa che ogni minuto in attesa valga la pena.

Intanto il tempo passa e le energie diminuiscono e intanto che le lancette scorrono e mi siedo mi rendo conto che l'unica cosa che devo fare è smetterla di attendere.

L'unica cosa che devo fare è andare avanti.

Ti amo in tutte le lingue del mondo

- Afrikaans: ek het jou lief
- Albanese: të dua
- Amarico: እወድሀለሁ (evedhalehu)
- Arabo: أنا أحبك (ana ahbak)
- Armeno: ես քեզ սիրում եմ (es kez sirum em)
- Basco: maite zaitut
- Bengalese: আমি তোমায় ভালবাসি (ami tomaay bhaalobashi)
- Bielorusso: я цябе кахаю (ja tsiabie kakhaju)
- Birmano: ချစ်တယ်လို့ (chit thu lo)
- Bosniaco: volim te
- Bulgaro: обичам те (obicham te)
- Cambogiano: ខ្ញុំ​ស្រឡាញ់​អ្នក (knhom sralanh nih)
- Catalano: t'estimo
- Cebuano: gi higugma ko ikaw
- Ceco: miluji tě
- Chichewa: ndimakukonda
- Cinese (semplificato): 我爱你 (wǒ ài nǐ)
- Cinese (tradizionale): 我愛你 (wǒ ài nǐ)
- Coreano: 사랑해 (saranghae)
- Corso: ti tengu caru
- Creolo (Haiti): mwen renmen ou
- Croato: volim te
- Curdo: ez te hezdikhem
- Danese: jeg elsker dig
- Ebraico: אני אוהב אותך (ani ohev otcha)
- Esperanto: mi amas vin
- Estone: ma armastan sind
- Filippino: mahal kita
- Finlandese: rakastan sinua
- Francese: je t'aime
- Frisone: ik hâld fan dy
- Gaelico scozzese: tha gaol agam ort
- Galiziano: queroche
- Gallese: rwy'n dy garu di
- Georgiano: მიყვარხარ (miqvarxar)
- Giavanese: kulo tresno
- Greco: σ'αγαπώ (s'agapó)
- Gujarati: હું તને પ્રેમ કરું છું (hun tane prem karu chhu)
- Hausa: ina sonki
- Hawaiano: aloha au ia 'oe
- Hindi: मैं तुमसे प्यार करता हूँ (main tumse pyar karta hun)
- Hmong: kuv hlub koj
- Igbo: a hurum gi nanya
- Indonesiano: aku cinta kamu
- Inglese: I love you
- Interlingua: io te amo
- Irlandese: taim i' ngra leat
- Islandese: ég elska þig
- Italiano: ti amo
- Kannada: ನನ್ನ ಪ್ರೀತಿಸುತ್ತೇನೆ (nanna preetisuttene)
- Kazako: мен сені сүйемін (men seni súiemin)
- Khmer: ខ្ញុំស្រលាញ់អ្នក (knhom sralanh nih)
- Kirghiso: мен seni sevdim
- Lao: ຂ້ອຍຮັກເຈົ້າ (khoy huk jao)
- Latino: te amo
- Lettone: es tevi mīlu
- Lituano: aš tave myliu
- Lussemburghese: ech hunn dech gär
- Macedone: те сакам (te sakam)
- Malagasy: tiako ianao
- Malayalam: ഞാൻ നിന്നെ സ്നേഹിക്കുന്നു (njan ninne snehikunnu)
- Malese: saya sayang awak
- Maltese: inħobbok
- Maori: aroha mai, aroha atu
- Marathi: माझं तुमच्यावर प्रेम आहे (mazh tumachyavar prem aahe)
- Mongolo: би чамд хайртай (bi chamd khairtai)
- Nepalese: म तपाईंलाई माया गर्छु (ma tapai lai maya garchhu)
- Norvegese: jeg elsker deg
- Olandese: ik hou van jou
- Oriya: ମୋ ସେମାନେକୁ ଭଲପାଏ (mo semane ku bhalapae)
- Pashto: ما ته ستورم (ma ta sta oram)
- Persiano: من تو را دوست دارم (man to ra dust daram)
- Polacco: kocham cię
- Portoghese: eu te amo
- Punjabi: ਮੈਂ ਤੈਨੂੰ ਪਿਆਰ ਕਰਦਾ ਹਾਂ (main tainu pyar karda haan)
- Rumeno: te iubesc
- Russo: я люблю тебя (ya lyublyu tebya)
- Samoano: ou te alofa ia te oe
- Sanscrito: अहं त्वाम् अस्मि (aham tvam asmi)
- Serbo: volim te
- Sesotho: ke a go rata
- Shona: ndinokuda
- Sindhi: مان توسان پيار هوندين جين (man tusan pyar hondin jeen)
- Singalese: මම ඔබට පිරිමිතියමි (mama obata pirimima)
- Slovacco: milujem ťa
- Sloveno: ljubim te
- Somalo: waan ku jeclahay
- Spagnolo: te quiero / te amo
- Sundanese: abdi tresna ka anjeun
- Svedese: jag älskar dig
- Swahili: nakupenda
- Tagalog: mahal kita
- Tailandese: ฉัน​รัก​เธอ (chan rak ter)
- Tamil: நான் உன்னை நேசிக்கிறேன் (naan unai neekkiren)
- Tedesco: ich liebe dich
- Telugu: నేను నిన్ను ప్రేమిస్తున్నాను (nenu ninnu preminchana)
- Thai: ฉัน​รัก​เธอ (chan rak ter)
- Tibetano: ངེས་པར་གསོལ་བ་(nga nga la)
- Tongano: ou te aroha ia koe
- Turco: seni seviyorum
- Turkmeno: seni söýärin
- Ucraino: я тебе кохаю (ya tebe kohayu)
- Ugandese: nkwagala
- Ungherese: szeretlek
- Urdu: میں تم سے پیار کرتا ہوں (main tumse pyar karta hun)
- Uzbeko: men seni sevaman
- Vietnamita: tôi yêu bạn
- Xhosa: ndiyakuthanda
- Yiddish: איך ליבע דיר (ikh libe dir)
- Yoruba: mo ni fe re
- Zulu: ngiyakuthanda

Ti ho sognato, sai?

Ti ho sognato, sai?
È stato strano.
Ormai è un anno che non ci parliamo. 
Ma dentro a quel sogno avevamo a che fare l'uno con l'altra. 
Ed è durante uno di quei momenti che me lo hai chiesto.
Mi hai chiesto di essere la tua fidanzata. 
Io ti avevo risposto con una faccia stranita. 
Tu mi hai risposto con una delle tue. 

Ti ho visto, sai?
Sono passata un po' per per caso, un po' no, davanti al tuo lavoro dove ti ho visto talvolta indaffarato, talvolta al cellulare.
Messaggi che ormai da un anno non scrivi più a me. 
Messaggi che vedono il tuo impegno, quello che non sei riuscito ad avere con me. 

Non ti ho dimenticato, sai?
E penso che non lo farò mai. 
Resterai sempre dentro di me. 
Una storia lunga una vita, che non è mai sbocciata. 
Una storia sempre in erba, mai coltivata. 

Ti risponderei ancora, sai?
Anche se ti avevo detto che se fossi sparito nuovamente non saresti più dovuto tornare. 
Tu sei di nuovo sparito e non sei più tornato. 
Una parte di me ti vorrebbe ancora al mio fianco. 
Anche soltanto per parlare, chiarire, capire. 
Ma forse, in fondo è meglio così. 

Che fine ho fatto?

Che fine ho fatto?
Mi sono persa tra le onde dei pensieri. 
Non mi sono trovata all'alba dopo la buia notte. 
Non sapevo orientarmi persa nel bosco. 
Vagavo nel deserto lontana dall'oasi.
E dopo tanto vagare non so se mi sono trovata. 
So solo che la bussola è dentro di me.
Disturbata dal magnetico caos.
Pronta, nonostante tutto, all'occasione che le permetterà di indicare la propria stella polare.
Quel puntino, piccolo e lontano, ma che sarà la soluzione di tutto.

Ti ringrazio

Ti ringrazio per avermi amata.
O per almeno averci provato.
Sono consapevole che non sia facile.
Non mi fido nemmeno di me stessa.
Non sono riuscita a farlo con te.
So che è difficile sentirsi così.
Lottare contro i mulini a vento.
Contro una testa ricoperta di spine.
E più ti avvicinavi più pungeva.
Più ti allontanavi più piangeva.
Sono un disastro.
Una donna senza cuore.
Ho soffocato gioie e dolori per una vita.
Non so più nemmeno come mi dovrei sentire.
Felice? Triste?
Mi sento così sola al mondo.
Anche quando ho qualcuno accanto.
Anche se mi sei vicino, ti ho lontano.
E non c'è rassicurazione che tenga.
Io ti ho amato, io ti amo, ne sono convinta.
Ma l'amore non basta.
Dicono che "l'amore vince su tutto". 
Il dolore che ho dentro vince su tutto.
Anche sul tuo amore. 

Cosa ho imparato nell'anno passato?

 Cosa ho imparato nell'anno passato? 

Non lo so, ma so soltanto che… 

  • Bisogna cogliere la palla al volo quando la vita ti presenta l'occasione: invia quella candidatura, compra quel biglietto, sforzati un po' di più! 

  • Fa paura spingersi lontano: lontano dalla comfort zone, lontano dalle proprie abitudini, lontano da casa. 

  • Talvolta non sarà tutto rose e fiori: ma tutto dipenderà da come deciderai di affrontare le difficoltà. 

  • Va bene sentirsi sopraffatti: respira e comprendi, sii consapevole che passerà anche questa. 

  • È importante pensare a se stessi: dentro e fuori di sé, riposo, cibo, legami. 

  • Le amicizie vanno e vengono e va bene così: prendi ciò che di buono c'è e non ti tediare e non correre dietro a nessuno. 

  • Dedica tutta te stessa nei tuoi obiettivi: sei l'unica persona su cui puoi e devi puntare. 

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