Ah, no, non pretendo di essere una persona matura ora.
Non pretendo di avere la verità in tasca e di sapere affrontare ogni situazione con la lucidità di cui molte situazioni hanno bisogno.
Cercherò di essere serena, sicura di me e sorridere alla vita.
Sicuramente sono una persona diversa.
Non è successo niente di straordinario.
O forse sì.
Ciò che è successo è che sei entrato nella mia vita.
Non hai fatto molto.
O forse sì.
Hai smosso qualcosa dentro di me.
Qualcosa che ancora non so cosa sia.
Qualcosa che non so se capirò mai.
Però l'ho accettato proprio come ho accettato tante cose.
E all'inizio pensavo che "accettare" sarebbe stato come "arrendersi".
Pensavo che accettare sarebbe significato essere deboli.
E invece no.
Sono una persona diversa.
Non pretendo di essere migliore.
Sono semplicemente diversa.
Prima ero un'altra persona.
Io prima di te.
Io ero una ragazza che si faceva prendere dalle paranoie, che pensava che ci fosse soltanto un modo per vivere una relazione, che ci fosse un giusto o un sbagliato, senza mezze misure.
Io ero una ragazza forse un po' viziata nelle relazioni e che, abituata a determinate cose, dentro di sé pretendeva che anche la realtà rispecchiasse ciò che aveva dentro.
Io ero una ragazza che ha sofferto molto, che ha dovuto imparare a prendere coraggio, a rimboccarsi le maniche e ha fatto un salto nel vuoto.
Un salto per te.
Un salto con te.
Ho sempre pensato di essere una persona troppo fragile, troppo sentimentale, troppo emotiva.
Questa notte mi sono riscoperta più forte di quello che pensavo e sto sorridendo.
Sto sorridendo mentre penso che sto superando nuove difficoltà.
In un certo senso ti sono grata.
E sono sicura che ci saranno alti e bassi.
Mi sorprenderò malinconica a fissare il vuoto.
Mi scoprirò con le guance solcate da calde lacrime senza sapere il perché.
Mi scoprirò a pensare a te.
Ma voglio pensarti con un sorriso.
Senza saperlo, senza volerlo mi hai dato qualcosa.
Anche quando pensavo non sarebbe successo.
Un giorno particolarmente triste mi sono ritrovata a sperare di non averti mai incontrato.
E mentre piangevo mi chiedevo perché dovesse fare così male.
Oggi in qualche modo mi sono risposta e forse ho capito il perché.
Io prima di te ero diversa.
E non per forza peggiore.
Semplicemente diversa.
Ero più piccola, in tutti i sensi.
E ora, in qualche modo, credo di avere imparato un po' di più a vivere.
Una delle cose più importanti che ho imparato è che, ok, si soffre, ma la vita va avanti.
Ed è proprio questo che sto cercando di imparare nella mia vita.
Se le cose non vanno come me le ero immaginate non sono un fallimento.
E si può impara da ogni cosa se sappiamo coglierla, se sappiamo accoglierla in noi.
E anche se sembra più facile, non è mai meglio vivere in un'illusione per paura di guardare in faccia la realtà.
Non sai quanto mi abbia fatto male realizzare questa cosa.
Come il fatto che le persone, le emozioni e i sentimenti possono cambiare.
E lo fanno.
A volte più velocemente di quanto la nostra mente possa realizzare.
A volte il mondo gira più in fretta di quanto noi riusciamo a correre.
Nonostante questa consapevolezza a volte è comunque difficile.
Non sai quanti momenti difficili ho passato nonostante sapessi ciò.
E mi sentivo anche stupida per questo.
Una parte di me è consapevole di come stanno le cose, di come poi tutto passa, migliora, ti rende più forte e ti dà la possibilità di migliorare se dai la possibilità di rafforzarti.
Ma è inevitabile starci male.
Non sto dicendo che non si deve soffrire, anzi.
Se "stai male", anche se suona male sentirselo dire, significa che "funzioni" bene, che hai un cuore, che sei umano, capace di provare sentimenti.
Lo so che fa male e ti verrebbe voglia di pentirti di ciò che è trascorso, ma ogni cosa che succede nella nostra vita, ogni persona che entra in contatto con noi, direttamente o indirettamente, lascia sempre qualcosa in più nella nostra vita.
Ma non dobbiamo rimanere attaccata a questa in quanto, si sa, la vita è mutevole e le persone lo sono ancora di più.
Ci sono persone che continueranno ad entrare e ad uscire dalla tua vita.
Bisogna capirlo, ma soprattutto accettarlo.
Guardati indietro.
Quante persone l'hanno già fatto?
E se in quel momento per qualcuno è stata una dura prova, tosta, altre persone probabilmente le hai perse di vista senza neanche realizzarlo.
Le persone cambiano e anche tu l'hai fatto, lo farai e lo stai facendo anche ora.
E, anche se sembra brutto dirlo, è giusto così.
Senza nuovi stimoli saremmo statici, immobili, non cambieremmo mai, non cambierebbe niente né della nostra vita né di questo mondo.
Un giorno troverai quella persona che, nonostante tutto, sarà il punto fermo.
Quella con cui cambiare insieme, quella con i cambiamenti non faranno paura.
Il fatto è che non te ne accorgerai.
Alla fine ripenserai a tutto il trascorso insieme e, con un sorriso, realizzerai che è andata così.
Sappi che quando le cose non vanno come ce le eravamo aspettate, quando non vanno come pensavamo che volessimo andassero a volte ci stanno dando soltanto una grande opportunità.
Questa è la teoria, ma bisogna metabolizzarla e farla davvero tua.
Non serve soltanto sapere, ma "essere".
E se io posso darti una mano nel sapere, per l'essere ci devi pensare soltanto tu.
Dentro a un cuore infranto, una rottura si vive e si ha bisogno metabolizzarla proprio come un lutto.
Bisogna accettare che l'altra persona non farà più parte della propria vita.
Non come ha fatto fino a quel momento.
Che sia sentimento, abitudine o qualunque cosa.
Prima di incontrare una persona, prima di rapportarci a questa siamo sempre diversi da come ci ritroveremo durante e in seguito a questa.
E' un po' la storia di tutte le storie, nel bene o nel male.
Io prima di te, prima che tu abbia avuto la possibilità di mostrarmi cosa posso essere, come può essere la vita, quanto vale la pena di essere vissuta a pieno.
Io dopo i tuoi insegnamenti, ora che devo cavarmela da sola e camminare con le mie gambe.
Io dopo di te.
Chi sarò?
Cosa farò?
Una cosa la so.
Non lo so.
Lo ammetto.
Non ho la minima idea di che cosa succederà un domani.
Non ho la minima idea di come reagirò a ciò.
L'unica cosa che posso fare è accettare l'imprevidibilità della vita.
Ciò che posso fare è prendere le cose così come verranno.
Crescere come persona, arricchirmi come posso.
E poi chissà.
Intanto inizierò cercando di non bruciare più le zucchine.
Grazie per avermi insegnato tutto questo e avermi reso la persona che oggi sono.
Probabilmente non sono dove avrei voluto, ma sono esattamente dove devo essere.