
Dovrei essere comoda.
Allora perché convinto a rigirarmi nel letto?
Morfeo e le sue braccia sembrano volersi teneri ben lontani da me.
Ormai anche i miei pensieri sono stanchi di continuare a girovagarmi nella testa senza sosta.
Per non parlare del cuscino che se potesse parlare si lamenterebbe di continuarono ad essere stropicciato e sbattuto qua e là dalle mie mani.
D'un tratto mi impongo da sola di fermare questa danza.
Sistemo il cuscino un'ultima volta.
Dritto sotto la mia testa appoggiata al centro.
Il materasso prende velocemente la forma della mia schiena.
Braccia e gambe cadono parallele al mio corpo come addormentate, almeno loro.
La mia testa ora é costretta a guardare in alto.
Sopra di me solo il soffitto.
Bianco, vuoto.
Come una tela che aspetta soltanto di essere riempita.
E prima di accorgermene inizio a riempirla.
I miei colori sono i miei pensieri.
Fonte infinita.
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