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Ma Tu No

Tu non puoi capire.
Non puoi capire com’ero nei giorni che son seguiti alle tue parole.
Non puoi capire come stavo quella sera stessa.
Mi ero organizzata, una volta tanto per cercare di tornare a vivere.
Al telefono con amici eravamo d’accordo per uscire un po’.
Il mio pensiero andava sempre a te, ma per una volta pensavo anche un po’ a me.
Pensavo che mi avrebbe fatto bene cambiare aria.
Era da un po’ che non ti sentivo, che non ti facevi sentire.
Ma quella sera, quella dannatissima sera, hai cambiato idea.
Hai  deciso che era il caso di prendere una decisione.
Di decidere del nostro futuro, qualunque esso fosse.
E così hai fatto.
Un saluto veloce prima di farmi capire la verità.
Non hai avuto il coraggio di dirmelo in faccia.
Non hai avuto il coraggio di dirmelo esplicitamente.
Ma non sembrava esserci spazio per i dubbi.
Di spazio non ce n’era affatto.
Era finita.
Così.
All’improvviso.
Come era iniziata.
Con il tuo avvicinarti a me per caso.
Una strana attrazione.
Una strana chimica.
Quella sera stessa avevi deciso che non potevi farne a meno.
Mi hai presa.
Mi hai baciata.
Con quel bacio mi hai fatta tua.
Mi ricordo ancora quel momento.
Quell’esatto momento in cui è iniziato tutto.
Facevi finta di avercela con me.
Davanti agli altri.
Per fare scena.
Non volevi lasciar trasparire quello che sentivi.
Quello che provavi.
Non con loro.
Ma ero lì, davanti a te.
Eri combattuto.
Mille pensieri su affollavano nella tua mente.
Era davvero la cosa giusta da fare?
Io ti guardavo con occhi interrogativi.
Non stavo capendo tutto quel tuo agitarti.
E guardandoti, ti ho visto avvicinarti a me.
Mi hai presa.
In tutti i sensi.
Mi hai afferrata e stretta a te.
Mi hai dato un lungo bacio.
Il più intenso della mia giovane vita.
In quel bacio c’era tutto.
E il resto sembrava sparire.
Tutti i tuoi dubbi e le paranoie.
Tutto svanito in quel contatto.
In quel bacio.
Qualche dubbio lo avevi.
Se stavi facendo la cosa giusta.
Ti eri ripromesso di non distrarti.
Di concentrarti solo sullo studio.
Ma allora era diverso.
Io non ero le altre.
Io ero una per cui ne valeva la pena.
Mi ricordo ancora le tue esatte parole.
Leggermente scostati dal gruppo.
Il sabato del primo bacio.
“Il problema è che magari una ragazza mi piace di fisico.
O magari una mi piace come carattere.
Ma tu no.”
Io in quel momento non avevo capito.
Quel “ma tu no” l’avevo inteso in maniera sbagliata.
Ma le tue parole non erano finite.
“Ma tu no, non mi piaci solo fisicamente o di carattere.
Tu mi piaci in tutto.
È quello il problema.”

Io di problemi non ne vedevo.

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